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Comunicato stampa – Federauto Trucks: No alla falsa ecologia. Sì ad una seria gestione della circolazione dei veicoli obsoleti

Roma, 26 ottobre – “I dati sui veicoli commerciali e industriali resi noti quest’oggi dall’ACEA (Associazione Costruttori Europei di Automobili) parlano chiaro: in un contesto europeo difficile, l’Italia continua ad esprimere cali di immatricolazione ancor più preoccupanti, sintomo di un Paese in ‘retromarcia’ e di un trasporto merci che gira al minimo”. Così ha commentato Massimo Tentori, responsabile della divisione Trucks di Federauto i dati di immatricolazione di settembre che hanno fatto registrare un -28,2% rispetto a settembre dello scorso anno.

Continua Tentori: “Nonostante il mercato vada malissimo, l’approccio e gli interventi dei decisori, siano essi il Governo che gli Enti locali, restano frammentari, non legati ad un concetto di vera programmazione e, a volte, addirittura dannosi. Da un lato, abbiamo un’offerta di veicoli commerciali e industriali Euro 6 introdotti sulle strade d’Europa ancor prima che i relativi standard di emissioni diventassero obbligatori, dall’altro mancano le opportunità di mercato per sostituzione del parco circolante e, nel contempo, strumenti di politica economica e stimoli che consentano al mondo del trasporto italiano di rinnovare il proprio parco”.

Aggiunge Tentori: “L’Europa ha giustamente imposto nuove tecnologie per la riduzione degli inquinanti che portano i veicoli nuovi ad emissioni prossime a zero, con -80% di Nox e -67% di polveri ultrasottili rispetto agli Euro 5, ma in Italia siamo alla falsa ecologia. Piuttosto che assumere un orientamento deciso, espressione di una programmazione seria, in Italia preferiamo affidarci, specie in prossimità della stagione invernale, a provvedimenti estemporanei di blocco temporaneo della circolazione dei veicoli obsoleti, con pochi controlli e senza un adeguato e reale quadro sanzionatorio”.

Conclude Massimo Tentori: “Se lo Stato non è in grado di  esprimere una politica attiva, almeno cerchi di affrontare centralmente, in modo razionale e coordinato, gli interventi per limitare la circolazione dei veicoli obsoleti ed il loro carico di emissioni, superiore trenta/quaranta volte a quello dei mezzi di ultima generazione”.

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