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Comunicato stampa – Veicoli commerciali e industriali: luglio -1,3%, agosto +1,9%

Ferrajoli coordinatore di Federauto Trucks: “Segnali incoraggianti dal mercato non adeguatamente sostenuti dal quadro politico di insieme”

Roma, 25 settembre 2019 – Secondo i dati pubblicati da ACEA (Associazione Europea Costruttori Automobilistici), nei mesi di luglio e agosto in Italia le immatricolazioni di veicoli commerciali e industriali hanno registrato rispettivamente -1,3% (16.935 unità vs 17.152) e +1,9% (11.099 unità vs 10.890) rispetto agli analoghi periodi 2018, mentre la crescita complessiva da inizio anno è del +4,3%. A livello di segmenti, i commerciali leggeri fino a 3,5 t hanno avuto un moderato aumento del +1,9% a luglio e del +6,2% ad agosto (+6,1% negli 8 mesi 2019), i veicoli medi e pesanti hanno segnato, invece, delle robuste flessioni pari a -21,7% a luglio e -22,4% ad agosto con un consuntivo nel periodo gennaio-agosto che si attesta a -4,8%.

Il mercato europeo dei veicoli commerciali e industriali di gennaio-agosto è cresciuto del +6,5%, contando complessivamente 1.739.402 di veicoli nuovi. Tra 5 i principali Paesi, la Germania ha guidato questa crescita con un aumento del +13,6%, seguita da Regno Unito (+11,3%), Francia (+6,5%) e Spagna (+2,1%). In particolare, tra gennaio ed agosto, le immatricolazioni di veicoli commerciali fino a 3,5 t sono cresciute del +6,2% mentre quelle dei veicoli medi e pesanti oltre le 3,5 t hanno archiviato +8%.

Gianandrea Ferrajoli, Vice Presidente di Federauto e Coordinatore del Gruppo Trucks, ha dichiarato “Il mercato continua a mostrare segnali mediamente incoraggianti, con i fondamentali in linea con gli scorsi anni. Il problema è il quadro politico poco chiaro che non incoraggia le aziende a fare scommesse nel medio – lungo periodo”.

Aggiunge Ferrajoli: “D’altronde, essendo giunti oramai alla fine di settembre, non possiamo non evidenziare il grave ritardo nella pubblicazione del decreto relativo agli incentivi per gli investimenti delle imprese di autotrasporto. Questa situazione sta creando grosse difficoltà alle imprese, che nulla sanno riguardo la presentazione delle domande e, di riflesso, al mercato che evidentemente è legato alle decisioni di investimento”.

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