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Comunicato stampa – Veicoli commerciali e industriali a settembre +8,8%

Ferrajoli coordinatore di Federauto Trucks: “Il mercato tiene ma le imprese hanno bisogno di maggiore certezza delle regole”

Roma, 24 ottobre 2019 – A settembre 2019, le immatricolazioni di veicoli commerciali e industriali in Italia – secondo i dati pubblicati da ACEA (Associazione Europea Costruttori Automobilistici) – sono cresciute del +8,8%.

Nei cinque principali mercati europei, ad eccezione di Italia e Francia (+2,5%), la domanda è diminuita: il Regno Unito, che deve ancora affrontare l’incertezza sulla Brexit, ha registrato nel mese scorso il calo più consistente (-22%), seguito dalla Germania (-11,5%) e dalla Spagna (-4,2%). Nel complesso, da inizio anno la domanda di veicoli commerciali e industriali nuovi è rimasta positiva in Italia (+4,9%) e nell’UE (+4,6%); la crescita è stata sostenuta soprattutto dalla Germania (+10,9%), seguita da Francia (+6,1%), Regno Unito (+5,1%) e Spagna (+1,5%).

Relativamente ai segmenti, sul mercato italiano i commerciali leggeri fino a 3,5 t hanno registrato per settembre una crescita del +13% (+6,9% nei 9 mesi 2019), mentre i veicoli medi e pesanti hanno avuto ancora una brusca frenata del -22,7% con un saldo che nel periodo gennaio-settembre segna -6,4%.

Gianandrea Ferrajoli, Vice Presidente di Federauto e Coordinatore del Gruppo Trucks, ha dichiarato “Oggi finalmente verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto ministeriale che prevede lo stanziamento di 25 milioni di euro per l’acquisto da parte delle imprese di autotrasporto di veicoli a trazione alternativa, veicoli commerciali e industriali diesel euro 6/VI e rimorchi e semirimorchi per l’intermodalità. Tuttavia, il forte ritardo nella pubblicazione ha avuto effetti negativi sulla pianificazione degli investimenti di tali imprese”.

“Dunque – conclude Ferrajoli – il mercato tiene nel complesso ma per un rinnovo efficiente del parco autotrasporto merci più obsoleto, con impatti positivi per l’ambiente e la sicurezza stradale, occorre una politica proattiva in grado di creare le condizioni affinché le imprese possano operare con una maggiore certezza delle regole”.

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