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Comunicato stampa – Mercato auto febbraio -6,3%

Mentre l’Europa cincischia, il mercato crolla

Roma, 3 marzo 2025 – Secondo i dati comunicati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il mese di febbraio totalizza 137.922 immatricolazioni di autovetture nuove rispetto alle 147.170 di febbraio 2024, segnando una variazione del -6,3%.

«Dopo l’apertura in negativo a gennaio, anche il consuntivo di febbraio registra un nuovo calo su cui pesa certamente il giorno lavorativo in meno. Ma, al di là di questa considerazione, tenuto conto che a febbraio i dealer hanno contribuito con circa 11.000 auto immatricolazioni, desta preoccupazione la flessione del canale privati che, a nostro avviso, è una chiara reazione al clima di confusione e di incertezza che si sta creando attorno all’Automotive  nel contesto delle notizie che giungono da Bruxelles sulle possibili evoluzioni in tema di emissioni degli autoveicoli» dichiara Massimo Artusi, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.

«Le anticipazioni che stanno circolando sull’Action Plan, che la Commissione europea renderà noto il 5 marzo, non sono confortanti, non solo perché sembrerebbe prevalere un orientamento tecnologico non neutrale, ma anche per la mancanza di soluzioni efficaci al sistema di penalties a carico dei costruttori dal 2025».

«Rispondere ai target e alle scadenze “sfidanti” – ma in realtà irrealistiche – poste dalla Commissione europea», ha continuato Artusi, «unicamente posticipando le scadenze, nella speranza che prima o poi il mercato cambi idea sulla scarsa appetibilità dell’auto elettrica, e non cambiando invece nettamente la strategia, mettendo al centro i target di decarbonizzazione, anziché dell’elettrificazione, significa cincischiare sull’orlo dell’abisso, come dimostrano ormai ogni mese i dati del mercato».

«Vedremo se le anticipazioni – peraltro comunicate ufficialmente dalla presidente della Commissione – sono complete o se il timido accenno alla “neutralità tecnologica” (che non deve significare solo eFuel…) ha contenuti più concreti. Ma le parole pronunciate oggi da Ursula von der Leyen non sembrano lasciare eccessive speranze di ravvedimento e non sgombrano il campo a iniziative dirigistiche quali il “Greening Corporate Fleet. Per ogni necessario commento, e questa volta iniziativa concreta a difesa dei concessionari, aspetteremo qualche cosa di “nero su bianco”».

Passando all’analisi della struttura del mercato, vediamo prima di tutto i canali di vendita: i Privati, a febbraio, registrano un’importante flessione del -10,83% e rappresentano il 54,78% del mercato (da inizio anno la flessione è del -7%, quota di mercato 59,01%); le flotte rimangono sostanzialmente invariate (-0,17%), con una quota al 5,09%, nel cumulato perdono il -1,93% (quota di mercato 5,06%). Le auto-immatricolazioni (incluso l’uso noleggio), secondo le elaborazioni Federauto su dati Dataforce, registrano nel mese il -10,95%, con una quota di mercato che si attesta a circa il 9%, a livello cumulato perdono il -6,34% rispetto al 2024 (da notare l’incremento del +4,11% in capo alle auto-immatricolazioni delle aziende concessionarie). Il noleggio, nel mese, registra il +4,25% (essenzialmente guidato dal +13,57% del Lungo Termine), da inizio anno, al contrario, il noleggio registra segno negativo (-4,02).

Passiamo ora all’analisi delle alimentazioni: le auto a benzina perdono il -21,26% (-19,42% da inizio anno), il diesel registra un importante calo del -35,81% (-38,59 da inizio anno), GPL -2,62% (-6,93% da inizio anno).

L’ibrido Full e Mild guadagna +11,97%, ibrido plug-in +19,32%, le vetture ibride rappresentano nel complesso il 48,81% del mercato. I veicoli elettrici presentano un segno fortemente positivo nel mese (+39,58%), portando la quota di mercato al 5%.

Negli ultimi tre giorni di febbraio 2025 è stato immatricolato il 38,63% del totale mercato.