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Comunicato stampa: Federauto a «Mi Manda Raitre»

Roma, 11 giugno 2011Nella puntata di Mi Manda Raitre del 10 giugno si è trattato, tra gli altri, il caso di alcune Chevrolet Matiz immatricolate tra il II semestre del 2007 e il I semestre 2008, colpite da problemi all’ABS. Mentre nel sottopancia della trasmissione scorreva la scritta: “L’AUTO DA PROBLEMI: DIFETTO DI PRODUZIONE O USURA?”, facendo intendere che non v’erano certezze, la «sentenza» di Mi Manda Raitre era già scritta. Nel contempo è stato impedito al presidente di Federauto, unico rappresentante del mondo dell’auto ad averci messo la faccia, in collegamento video da Padova, di entrare nel merito della vicenda.

Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, così commenta: «Se non fossi stato interrotto dopo pochi secondi avrei spiegato che i concessionari italiani, specialmente nei casi dove c’è in ballo la sicurezza, sono a fianco dei Clienti. Con questo spirito avevamo contattato, tramite il presidente dei concessionari Chevrolet, Francesco Frosio, la dirigenza della casa automobilistica americana che, da parte sua, aveva già approntato un piano d’azione per affrontare il fenomeno e lo stava studiando. Se me ne avessero dato l’opportunità avrei spiegato che Federauto, già lunedì prossimo, chiederà a Chevrolet di mettere a disposizione dei Clienti coinvolti delle vetture di cortesia finché le Matiz non saranno verificate e, nel caso, riparate. Questo al fine di evitare potenziali incidenti dovuti al presumibile allungamento dello spazio di frenata. Il condizionale è d’obbligo perché utilizzato più volte dalla stessa Rai».

La Federauto punta quindi il dito sul metodo utilizzato da Mi Manda Raitre che ha avvisato i concessionari solo la mattina del giorno stesso in cui sarebbe andato in onda il programma. Di fatto impedendo di approfondire compiutamente la casistica e di effettuare delle verifiche. Se si volesse essere equanimi verso tutti gli ospiti si dovrebbe dare a ognuno un tempo congruo per prepararsi, non poche ore. Inoltre dovrebbe essere concesso alle parti di esprimersi rispettando una sorta di par condicio; tenendo conto che i Clienti, tendenzialmente, sono più deboli delle aziende ma, nel contempo, senza impedire alle aziende di esporre le proprie tesi. Il fatto grave è che si è impedito a Federauto di spiegare che è completamente e senza riserve dalla parte dei Clienti e che si sarebbe da subito fatta parte attiva per capire la dimensione del problema, da cosa fosse in realtà determinato, e proporre, nel caso, a Chevrolet, di potenziare il processo rivolto alla massima tutela dei Clienti.

Federauto rimarca che il servizio pubblico, svolto in modo spesso encomiabile da Mi Manda Raitre, dovrebbe però consentire a chi ha il coraggio di intervenire di esporre il proprio punto di vista. Infatti la giusta tutela dei Consumatori non ha bisogno di porre in essere artifizi come tagliare l’audio alla controparte. Se Mi Manda Raitre non tornerà a mettere al centro della propria filosofia il rispetto di tutti gli ospiti, chi eviterà il programma, o declinerà l’invito a partecipare, sarà ampiamente giustificato. Meglio essere assenti che messi alla berlina senza possibilità di replica.

Aggiunge Pavan Bernacchi: «Sono molto perplesso da come è stato presentato il caso, senza uno staccio di numeri, per esempio non dichiarando i casi sospetti rispetto alle vetture immatricolate nel periodo in questione, o anche solo quanti fossero i Clienti che si sono rivolti alla trasmissione, o sull’attendibilità delle prove sul circuito di Anagni dove sono state comparate due vetture senza aver notificato i chilometri di ognuna, la data immatricolazione e aver illustrato i documenti fiscali con i quali si dimostravano le manutenzioni previste dalla Casa. Anzi, in seguito è stato affermato che la vettura che ha spazi di vettura triplicati rispetto a quella riparata non aveva effettuato proprio la manutenzione programmata sostituendo a suo tempo i dischi dei freni e le pastiglie. Il che, parlando di spazi di frenata, è determinante».

Ad ogni modo Federauto riafferma che è a fianco dei Clienti e, nei prossimi giorni, a partire da lunedì, si adopererà per capire di quanti Clienti si tratti e come Chevrolet potrebbe affrontare il problema per, da un lato garantire la sicurezza di tutti, dall’altro evitare esborsi importanti ai Clienti o disagi per il fermo delle vetture.

Conclude il presidente di Federauto: «Peccato non aver potuto esporre questi concetti in trasmissione come, riteniamo, trattandosi di servizio pubblico pagato con i soldi dei cittadini, sarebbe stato un nostro diritto-dovere».

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