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Comunicato stampa: scacco all’auto a luglio con -10,7% delle immatricolazioni

Roma, 1° agosto 2011 –  Luglio, con 137.442 immatricolazioni, ha fatto registrare un -10,7% sul già tragico luglio 2010 che, ricordiamo, aveva a sua volta chiuso con un -26% sull’analogo mese dell’anno precedente.

Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l’associazione che raggruppa i concessionari ufficiali di tutti i marchi automobilistici commercializzati in Italia di auto, veicoli commerciali e veicoli industriali, commenta così i dati diffusi oggi dal Ministero dei Trasporti: “Anche questo mese il netto calo delle immatricolazioni a clienti privati accentua il calo delle vendite di auto nuove, allontanando drasticamente ogni speranza di ripresa del mercato. Un 10% in meno può sembrare poca cosa ma non dobbiamo dimenticarci che il luglio dello scorso anno aveva già registrato una perdita del 26%. In pratica stiamo peggiorando una situazione nella quale pensavamo di aver toccato il fondo”.

 Aggiunge il presidente di Federauto “Abbiamo la netta sensazione che il nostro settore stia affondando sotto i colpi della sfiducia dei consumatori alimentata dai gravi problemi del debito sovrano degli Stati Uniti, dalle ondate speculative che hanno aggredito il mercato finanziario, dai fattori interni indotti dalla instabilità politica, dalla stangata della manovra economica governativa, dai continui aumenti di carburanti, imposte sulle assicurazioni, accise e superbolli che si rincorrono spasmodici da qualche mese. E’ questa una miscela esplosiva che si ripercuote sulla capacità di spesa delle famiglie, producendo un effetto di contrazione che pare inarrestabile. Senza un piano di interventi strutturale e pluriennale, da condividere a livello centrale con tutti i protagonisti della filiera automobilistica, la situazione già fragile può precipitare con rischi incalcolabili su un comparto che pesa il 12% del PIL e coinvolge, in senso lato, 1.600.000 persone”.

Conclude Pavan Bernacchi: “Tutte le parti sociali chiedono al Governo un salto di qualità. Noi non possiamo che associarci a questa richiesta. Il succedersi dei continui cali di vendita ai consumatori privati esprime il livello di massima emergenza raggiunto, dettando un trend annuale 2011 non superiore a 1.800.000 immatricolazioni rispetto alle 1.960.000, già deludenti, del 2010. La scorsa settimana il Governo ha espresso il proprio favore per incentivare gli acquisti di auto elettriche: una iniziativa che abbiamo definito inappropriata e insufficiente, auspicando una profonda riflessione sulle reale condizione di tutto il mercato automobilistico e delle criticità che continuano ad affossarlo. Oggi come non mai abbiamo bisogno di misure organiche, di un vero e proprio piano nazionale, basato sul rinnovo del parco circolante e sulla leva fiscale, spalmato almeno su un triennio, che punti decisamente al rilancio sapendo sfruttare la capacità di attivazione dell’Economia nazionale da parte del settore automobilistico. E’ per questo che rinnoviamo al Ministro dello Sviluppo Economico, On. Paolo Romani, la richiesta di convocare le Associazioni del settore”.

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